I clowns

I clowns

Anno: 1970
Pellicola: colore
Durata: 93 min
Produzione: Rai – Radio Televisione Italiana (Italia) – O.R.T.F. (Francia) – Bavaria Film (R.F.T.) Compagnia Leone cinematografica
Distribuzione: Italnoleggio
Visto censura: 5707217/10/1970

Il montaggio di un tendone da circo viene osservato con curiosità da un bambino. La vista dei clown gli ricorda alcuni personaggi della vita reale: fra gli altri una energica monaca nana, il capostazione “Cotechino” tutto preso dal suo ruolo, il vetturale “Madonna” che litiga continuamente con i colleghi, “Giudizie” che rifà la prima guerra mondiale… Poi l’azione si sposta ai giorni nostri: Fellini, all’interno di un’inchiesta televisiva, si mette alla ricerca di vecchi clown per ascoltare i loro ricordi. Dopo aver visitato il circo di Liana Orfei, Fellini e la sua troupe vanno a Parigi, dove intervistano Tristan Rémy, uno scrittore che si occupa in particolare della storia dei clown. Assieme allo scrittore, Fellini rintraccia vecchi pagliacci, i pochi sopravvissuti a un mondo che non c’è più. Il regista filma i loro volti ormai invecchiati e tristi: verso di essi Fellini si sente debitore per la gioia che un tempo riuscivano a trasmettere.
per l’immagine del manifesto si ringrazia © Webphoto & Services

Intervista

Intervista

Anno: 1987
Pellicola: colore
Durata: 113 min
Produzione: Aljosha Productions (Ibrahim Moussa), in collaborazione con Cinecittà e Rai Uno
Distribuzione: Academy
Visto censura: 82589 22/05/1987

Fellini sta girando a Cinecittà un film tratto da America, il romanzo di Kafka. Incalzato dalle domande di giornalisti giapponesi il regista racconta la sua prima visita, nel 1940, agli studi romani; era anche lui un giornalista, agli esordi, venuto a Cinecittà per intervistare una diva famosa. I ricordi di Fellini (gerarchi in orbace, il tranvetto azzurro per Cinecittà che attraversa la campagna romana, gli elefanti imperiali, gli indiani, ecc.) si affollano e si intrecciano con le domande dei suoi frenetici intervistatori, che filmano tutto. Ecco il giovane Fellini che finalmente intervista la diva, e intanto il suo aiuto regista attuale è in cerca di volti nuovi nella metropolitana. Poi arriva la polizia, avvertita da una telefonata della presenza di una bomba; quindi entra in scena Marcello Mastroianni con indosso il frac di Mandrake. E la bacchetta magica di questi farà apparire le immagini della Dolce vita, tra gli applausi dei presenti e le lacrime di Anita Ekberg. Il giorno dopo si riprende a girare America, ma un uragano interrompe le riprese. Una banda di indiani attacca Cinecittà con antenne tv come lance. Le riprese del film terminano, e tutti si salutano augurandosi buon Natale.

La voce della luna

La voce della luna

Anno: 1990
Pellicola: colore
Durata: 118 min
Produzione: Mario e Vittorio Cecchi Gori, per la C.G. Group Tiger Cinematografica e la Cinemax, con la collaborazione della Rai-Radiotelevisione italiana.
Teatri di posa: Stabilimenti Cinematografici Pontini SpA
Distribuzione: Penta Distribuzione
Visto censura: 85393 01/02/1990

E’ notte, c’è la luna piena. Ivo Salvini è attratto da una voce; si affaccia a un pozzo, poi un gruppo di uomini che attraversa la campagna lo incuriosisce. Li segue e assiste da dietro le persiane allo spogliarello della zia di uno di loro. Questi si accorge della sua presenza e lo caccia perché non ha pagato. Arriva un amico di Ivo e insieme se ne vanno. Seguono strani incontri, e in uno di questi la nonna di Ivo gli dice che “ricordare è bello, più che vivere”. In un’altra notte, di pioggia, Ivo riesce a contemplare il volto della sua amata mentre dorme finché questa, svegliatasi, lo caccia via. La mattina dopo nella piazza del paese c’è grande confusione di venditori ambulanti e frotte di turisti giapponesi che fotografano tutto. Ivo si rifugia su un tetto, la folla pensa che voglia suicidarsi, poi i vigili del fuoco lo salvano. Intanto i fratelli Micheluzzi cercano di catturare la luna, che si dice dia ordini a piccoli diavoli sulla terra. Ci riescono, e tutto il paese vuole vedere la luna prigioniera. E’ la televisione, su un grande schermo, che proietta le immagini. Un uomo gli spara, e lo schermo si spegne. Allora la piazza si svuota e Ivo, rimasto solo, ascolta la luna.