SUONI E SEGNI DI VAIA La tempesta raccontata dai suoni, video e fotografie
Un’immersione multisensoriale a base di effetti sonori, video e fotografie. Per aprire una riflessione e fornire delle basi di conoscenza intorno alla fragilità dell’ambiente minacciato dai fenomeni meteorologici estremi. Arriva a Rimini la mostra itinerante che ricostruisce gli effetti della tempesta che devastò, negli ultimi giorni dell’ottobre 2018, il Trentino-Alto Adige, il Veneto e altre regioni del Nordest italiano distruggendo oltre 40.000 ettari di foresta e abbattendo, con raffiche di vento che superarono i 200 km/h, milioni di alberi.
La mostra è promossa dal METS – Museo Etnografico Trentino San Michele (Trento) in collaborazione con il Comune di Rimini, nell’ambito del programma di iniziative Ecomondo Off di RiminiBlueLab, con il coordinamento scientifico della rivista Sapereambiente. L’iniziativa vede inoltre: la collaborazione dell’Assemblea Legislativa dell’Emilia-Romagna, partner principale l’impresa riminese Petroltecnica-Volftank Group, il patrocinio di Confindustria Romagna e la partecipazione di Ecomondo.
Il progetto, ideato dall’architetto bolzanino Claudio Lucchin, si articola in tre momenti: un’esperienza sonora, creata da Elisa Pisetta e Cristian Posta, che ricostruisce i suoni della tempesta, attraverso una traccia di 14 minuti da ascoltare completamente al buio, all’interno di un’installazione che trasporta il pubblico, anche in termini tattili e olfattivi, nel teatro naturale degli eventi. Completano l’impianto undici grandi riproduzioni con gli scatti di Roberto Besana che illustrano i momenti precedenti la tempesta, i danni che ha procurato e la situazione attuale. Infine, il video “L’indicibile linguaggio della natura” a cura di Davide Grecchi e Roberto Besana, su testo di Mimmo Sorrentino.
Ma gli eventi che si aprono il 5 novembre vanno oltre la parte espositiva. Durante il mese, infatti, è previsto anche un ciclo d’incontri nella Cineteca comunale che ruota intorno alle tematiche cruciali del riscaldamento globale.
PROGRAMMA DEGLI INCONTRI
Martedì 5 Novembre, ore 17.00
Palazzo del Fulgor, Rimini
Inaugurazione della mostra
Introduce: Marco Leonetti, direttore del Fellini Museum
Saluti istituzionali: Anna Montini, Assessore all’ambiente, Comune di Rimini
Intervengono:
Ezio Amistadi, Presidente del METS – Museo etnografico trentino San Michele
Claudio Lucchin, architetto
Roberto Besana, fotografo e divulgatore
Marco Fratoddi, direttore di Sapereambiente
Roberta Sapio, responsabile comunicazione Petroltecnica
Sabato 16 novembre, ore 17.30 Cineteca comunale, ingresso libero
Antonello Pasini (Fisico climatologo del CNR e docente di Fisica del clima, Università Roma Tre) “Cambiamento climatico, attività antropiche e fenomeni meteorologici estremi. Nuovi modelli previsionali e scenari possibili”
Introduce
Tito Vezio Viola, Direttore Scuola di ecologia
I cambiamenti climatici, come dimostrano gli studi internazionali, provocano un incremento dei fenomeni meteorologici estremi sul Pianeta. Il Mediterraneo rappresenta un “hot spot” del riscaldamento globale. L’illustre climatologo ripercorre le tendenze climatiche e le possibili evoluzioni, anche sulla base di nuovi modelli che utilizzano l’intelligenza artificiale. Per comprendere la genesi di questi fenomeni e ipotizzare misure di mitigazione e adattamento che riducano l’impatto su territori e comunità.
Martedì 19 Novembre, ore 17.30 Cineteca comunale, ingresso libero
“Sconvolgimenti climatici e ruolo delle imprese. La sfida dell’adattamento, fra benessere dei lavoratori e intervento sul territorio”
Intervengono
Marco Morabito (Primo ricercatore al Cnr, Istituto per la Bioeconomia) “Il progetto Workclimate: risultati della ricerca e strategie di adattamento nel mondo del lavoro ai nuovi stress climatici
Danilo Casadei (Vicepresidente Confindustria Romagna con delega alla sostenibilità) “Oltre l’emergenza. La sfida della resilienza per le imprese del territorio”
Tonino Bernabè (Presidente di Romagna Acque) “Ritrovare l’equilibrio con la natura. La gestione integrata della risorsa idrica per la transizione ecologica, fra innovazione tecnologica e partecipazione dei cittadini Piero Capriotti (Responsabile Pronto intervento ambientale Petroltecnica) “La cultura della responsabilità sociale d’impresa nei contesti d’emergenza: l’esperienza di Petroltecnica”
Introduce e coordina Marco Fratoddi, direttore di Sapereambiente
Circa il 30% della popolazione mondiale, come emerge dallo studio “Workclimate” del Cnr di Firenze, è esposta a caldo estremo per almeno 20 giorni l’anno e questa percentuale è destinata a crescere. Come affronta il mondo del lavoro lo stress che deriva dai fenomeni estremi? E come possono le imprese diventare soggetti attivi nella resilienza delle comunità?
Martedì 26 novembre, ore 18.00 Cineteca comunale, ingresso libero
Carlo Cacciamani (direttore Agenzia ItaliaMeteo) e Alessandra Bonoli (Professoressa Ordinaria di Ingegneria delle materie prime, Università di Bologna) “Dal cielo alla Terra: meteo, allerta e adattamento al cambiamento climatico”
Le previsioni meteo non sono solo numeri e statistiche. Sono strumenti vitali per anticipare eventi estremi e pianificare adeguatamente. Ma non basta sapere cosa ci aspetta: è essenziale anche discutere le misure per mitigare gli effetti del cambiamento climatico.
Introduce e coordina Marco Fratoddi, direttore di Sapereambiente
Martedì 26 Novembre, ore 21.00 Cineteca comunale, ingresso a offerta libera L’associazione no profit Anime nel fango Aps invita alla proiezione del docufilm Anime nel fango (Italia 2024, 54’).
Introduce Marco Leonetti, direttore del Fellini Museum
Saranno presenti Ettore Zito, regista del docufilm
Luca Giacomoni, autore del libro omonimo
L’alluvione del 2023 in Emilia-Romagna sarà ricordata per la sua drammaticità ma anche per la capacità di uomini e donne, volontari e istituzioni nel reagire davanti a quella tragedia. Il docufilm, diretto da Ettore Zito, è tratto dal libro “Anime nel fango” di Luca Giacomoni (Sunshine, 2024) che racconta quell’esperienza. E come il libro vuole testimoniare quanto accaduto in quei giorni, evidenziando il senso di solidarietà emerso da tutte le persone coinvolte.